Gabbiadini: «Europa, ci proviamo. Futuro? Per me ora c'è solo la Samp» - Samp News 24
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2014

Gabbiadini: «Europa, ci proviamo. Futuro? Per me ora c’è solo la Samp»

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Umile, schivo, a volte anche introverso. Ma in campo è un’altra cosa. Manolo Gabbiadini è il capocannoniere di questa Samp con i suoi quattro gol in campionato ed è forse il giocatore più in vista della Samp di Mihajlovic, terza in classifica. L’attaccante prova a spiegare il perché di questo rendimento straordinario: «Le piccole cose fanno la differenza. Ci sono giocatori nuovi, una panchina più lunga e comunque dopo il precampionato eravamo tutti consapevoli dei nostri mezzi e pronti per una grande partenza». E allora forse c’è l’obiettivo Europa: «Sarà difficile, ma ci proveremo. Dobbiamo affrontare ancora squadre importanti con grandi campioni. Noi abbiamo, però, dimostrato di aver voglia di vincere ogni sfida. Ora sta a noi mantenere questa classifica».

MIHAJLOVIC, FERRERO E LE PUNIZIONI – Tra i meriti di Sinisa Mihajlovic, l’attaccante blucerchiato vuole metterne in evidenza sopratutto uno: «Quello di poter portare avanti il lavoro avviato nella passata stagione, ampliarlo in accordo con la società, imporlo a noi con attenzione emotivazione». Massimo Ferrero, nuovo presidente blucerchiato, ha portato una ventata di novità: «Entusiasmo, voglia di fare e allegria». E intanto Gabbiadini, con le sue punizioni, incanta la massima serie. Il numero 11 blucerchiato segue alcuni modelli per i calci da fermo: «Da piccolo, mi ispiravano molto Juninho, van Hooijdonk e lo stesso Mihajlovic. Consigli dal mister? Si, ma la modalità di tiro restaun fattore personale».

NAZIONALE E FUTUROConte non ha ancora visitato Bogliasco, ma Manolo non nasconde la sua speranza di tornare in nazionale. Finora ha raccolto una sola presenza con Prandelli in un’amichevole, ma lui ci spera: «Tanto, perché comunque è il sogno di tutti i calciatori, soprattutto giovani. Devo continuare a fare bene con la Samp, la maglia azzurra sarà solo una conseguenza». Al futuro, invece, ci pensa meno. Anche se il suo cartellino è a metà tra Juve e Samp: «A me piacciono il calcio inglese e quello spagnolo. In Italia dobbiamo imparare molto da loro – spiega Gabbiadini a “Il Messaggero” -. Vorrei provare uno di quei due campionati, anche come esperienza di vita. In mente, però, adesso ho solo la Samp».

ROMA E LE GRANDI – Sabato sera i giallorossi di Garcia arriveranno al Ferraris. Mihajlovic la sta preparando come suo solito: «Come sempre con grande attenzione e studio dei particolari insieme al suo staff. Lo fa ogni settimana e non ha cambiato il suo programma per la Roma». Sarà anche il primo test contro una grande, per giunta dopo il 7-1 subito dal Bayern: «Intanto non mi aspettavo questo risultato. Il Bayern è oggi una delle tre squadre più forti al mondo, la Roma è stata sorpresa nei primi minuti e questo l’ha condizionata. Però quello che è successo in Champions, per noi, non può essere un riferimento. La Roma vorrà riscattarsi, sarà un ostacolo in più, ma saremo preparati anche a questo. Imposteremo la partita, come sempre, per la vittoria».

AVVERSARI E DESTRO – Tanti i giocatori di riferimento per la Roma e Gabbiadini fa fatica a indicarne uno da temere: «Non glielo dico, perché ne dovrei togliere troppi…». La sfida sarà anche tra i due classe ’91 più interessanti del panorama calcistico italiano, Gabbiadini e quel Mattia Destro dalla media-gol record. Ma Gabbiadini – re dell’understatement – schiva la personalizzazione della sfida e punta più in là: «No, sarà solo Samp-Roma. Mattia ha una grandissima qualità: segna sempre e per un attaccante è fondamentale».

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