Esclusiva - L'agente FIFA Maselli: "Fiorillo, Blondett, Sampietro e Icardi: il progetto Samp parte da loro. Derby, Ferrara, Sensibile e mercato..." - Samp News 24
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2012

Esclusiva – L’agente FIFA Maselli: “Fiorillo, Blondett, Sampietro e Icardi: il progetto Samp parte da loro. Derby, Ferrara, Sensibile e mercato…”

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La redazione di SampNews24.com ha incontrato per un’intervista esclusiva l’agente FIFA Marco Maselli, profondo conoscitore dell’universo Doria. Con lui abbiamo analizzato la strepitosa vittoria nel derby n°105, abbiamo parlato delle strategie societarie della Samp e del progetto blucerchiato che si fonda anche su giovani assistiti dallo stesso Maselli (Blondett e Sampietro), ma anche sul più quotato Fiorillo e sull’eroe di domenica Icardi. Un botta e risposta assolutamente da non perdere.


Il derby della paura è diventato il derby della svolta per la Sampdoria?

“Assolutamente. Io credo che la Sampdoria abbia tenuto sul campo un risultato frutto del lavoro e della passione che la squadra ha profuso questa settimana. Posso dire che i blucerchiati hanno giocato un derby da Genoa, vi spiego: ha affrontato una paura in maniera cattiva e grintosa, questa è la fotografia della gara. Il grifone ha giocato bene, la seconda parte della ripresa non ha capitalizzato le occasioni avute. La Samp nel finale ha sugellato la partita”.

 

La differenza è stata che la Samp ha fatto la sua partita e il Genoa no?

“La Sampdoria ha imposto il suo gioco. E’ stato un Genoa più attendista che come ho detto precedentemente ha espresso la miglior forma di gioco, nel secondo tempo. In tutte le gare, alla fine, la differenza l’hanno fatta le occasioni che il Doria è riuscito a concretizzare e i rossoblù no”.

 

E’ stata anche la vittoria dei giovani come Mustafi, Obiang, Krsticic, Soriano, Icardi, alcuni spesso criticati…

“Io credo che i giovani abbiano bisogno di tempo per maturare. Per la Samp è stato un momento critico: dopo una serie di vittorie, ha avuto un periodo nero. A farne le spese sono stati i giovani che non sono stati liberti di esprimersi. Un giocatore più esperto riesce a gestire la situazione, il giovane, invece, ne soffre e ciò incide sulle prestazioni”.

 

Hanno preso parte Obiang, Krsticic, Soriano, Poli e Icardi che provengono dalla Primavera. Frutto di un progetto?

“Si. La Sampdoria, cosi come il Genoa, ha in campo un progetto importante sui giovani. La società di Preziosi ha iniziato qualche anno fa, quella di Garrone in un momento più vicino a noi. Alla fine della fiera, nonostante il tifoso veda con più attenzione la prima squadra, il progetto è portare alla completa maturazione certi giovani su cui si fonderà il futuro della società stessa. A proposito mi vengono dei nomi da fare”.

 

Prego…

La Samp ha fatto un investimento di prospettiva importante su Romero, nonostante qualche infortunio avuto ad inizio campionato. Il futuro è Vincenzo Fiorillo, etichettato come nuovo Buffon per qualità indiscusse, ha attraversato un momento di difficoltà per trovare fortuna in una società importante come il Livorno. In difesa, il più gettonato è Edoardo Blondett, già nel giro della Nazionale Under20, mandato, dopo una bella esperienza avuta con la prima squadra durante il ritiro, a farsi le ossa al Portogruaro, società partnership dei blucerchiati. E’ un centrale difensivo alla Cannavaro, esplosivo, dotato di buona tecnica e grande personalità. A centrocampo Gianluca Sampietro, anche lui come Edoardo è in Under 20, e dopo il ritiro con la Sampdoria è stato girato ai veneti per maturare. Il centrocampista classe ’93 è un giocatore alla Pirlo, capace di dettare tempi del gioco e gestire con personalità ogni tipo di situazione, pur essendo molto giovane, mostra una maturità da giocatore esperto. In fase offensiva il nome che balza più alla mente è quello di Mauro Icardi, tra l’altro, l’eroe del derby. E’ arrivato in blucerchiato reduce dal settore giovanile del Barcellona, figlio della Cantera. Credo che il derby sia stata la sua miglior partita fino ad oggi. Seguendo le giovanili della Samp ho potuto ammirare la crescita di questo ragazzo che è maturato notevolmente ed è riuscito ad esprimere il suo enorme potenziale che tutti i tifosi sampdoriani hanno potuto ammirare ed apprezzare durante la stracittadina”.

 

Ferrara ha già dimostrato con l’Under 21 di saper lavorare bene con i giovani. E’ l’allenatore giusto per il progetto Samp?

“Credo che il ds Sensibile sia di personalità, ha saputo prendere una decisione importante non confermando Iachini, grande uomo promozione, e cercato un allenatore più strumentale al progetto stesso. Come tale, è proiettato nel futuro. Ferrara è l’allenatore giusto, conoscendo sia la sua esperienza alla Juventus sia nella Nazionale U21, la cui fascia d’interesse è al progetto prefissato dal club”.

 

Sensibile è stato contestato ancora una volta però, a parte i sette ko consecutivi, i risultati danno ragione a lui.

“Nel calcio c’è una memoria corta. Sensibile, come tutta la società, è stato l’artefice della promozione della Samp. Come tale, in merito, se i blucerchiati sono in Serie A è merito suo. Non è stato mai messo in discussione a fronte di questa serie di sconfitte, in maniera lungimirante, vede al di la dei risultati immediati. Credo che il progetto giovani emergerà col tempo e darà lustro al lavoro fatto dal diesse”.

 

Ti aspettavi questa prestazione esplosiva da parte di Icardi?

“Mi aspettavo che facesse bene, ha sorpreso anche me nell’essere determinante. La sua è stata una buona prestazione, capace di fare reparto e di steccarsi in una difesa esperta come quella del Genoa. Ha creato innumerevoli problemi, quindi è giusto un plauso al ragazzo e alla società che ha ritenuto opportuno tenerlo in rosa e di inserirlo con intelligenza”.

 

Un plauso anche a Ferrara che ha deciso di puntare su di lui.

“Ferrara è stato bravo ed in linea col progetto giovani che è alla Sampdoria. Non si è fatto intimorire dalla giovane età di Icardi, ma ha dato a lui maggiori possibilità per esprimersi”.

 

Grande prestazione di Poli, da possibile partente a uomo derby.

“Andrea ha maturato l’idea di dover esplodere nella Sampdoria. Costituisce la piazza ideale per un giovane, è una società importante con le giuste pressioni. L’esperienza all’Inter gli ha insegnato molto e in campo, ieri, si è visto il suo livello reale di gioco. L’ho trovato molto mobile, evolutivo e questo denota la serenità con cui ha affrontato una gara delicata come il derby. E’ andato più volte al tiro, al di la del suo ruolo, ha fatto un grosso spirito di sacrificio. Credo che vincere il derby, in una situazione di carenza di risultati, sia il miglior presupposto e auspicio per poter riprendere una striscia positiva di risultati in campionato”.

 

A proposito di piazza blucerchiata, può essere l’ideale anche per Sampietro?

“Gianluca ha iniziato un percorso intelligente. Questa estate ha fatto un ritiro importante con la prima squadra, è riuscito a ricevere un plauso dal pubblico, da Ferrara e dalla società stessa. In maniera intelligente hanno preferito mandarlo a giocare nel Portogruaro per vivere una stagione da protagonista. Cosi è stato e la Nazionale Under 20 nobilita il lavoro profuso dallo stesso fino ad ora”.

 

Tra Portogruaro e Under 20 sta facendo davvero bene.

“Ha ricevuto anche i complimenti di Arrigo Sacchi e questo è sicuramente il miglior incitamento per proseguire su questa linea di crescita”.

 

Stesso discorso per Blondett?

“Edoardo, come Gianluca (Sampietro, ndr), si è calato perfettamente nella realtà Portogruaro dopo un’esperienza positiva alla Valenzana, e non dimentichiamoci, dopo un grave incidente che avrebbe potuto pregiudicare la sua carriera. E’ stato bravo a rialzarsi e a riprenderequella crescita proporzionata alle sue grandi qualità”.

 

Nel Portogruaro c’è anche un altro blucerchiato, Giuseppe Zampano.

“E’ nato nel ruolo di centrocampista e il tecnico Madonna ha avuto la felice intuizione di proporlo sulla fascia destra, ruolo ricoperto, tra l’altro, dal gemello Francesco. Giuseppe, con intelligenza, si sta calando nella situazione. Ieri ha giocato la sua prima gara da titolare, come esterno destro, facendo vedere buone cose”.

 

Come sta andando invece suo fratello gemello Francesco all’Entella?

“E’ arrivato alla Virtus Entella qualche anno fa diventando, così come Giuseppe, campione nazionale Berretti e completando la crescita in prima squadra. E’ il miglior ’93 nel ruolo che ci sia in Italia con grossi margini di miglioramento, sono convinto che possa arrivare in alto proseguendo la sua avventura in nazionale fino alla maggiore. Dopo la vittoria alle buste dell’Entella nei confronti della Sampdoria, il cartellino è in mano alla stessa. Si vuole dare al ragazzo la possibilità di provare un’esperienza in categorie superiori che si merita sul campo. Il valore è elevato e come tale è alla portata di pochi club in Italia. La Juventus lo sta seguendo con estremo interesse così come altri club della stessa levatura. Nel momento in cui si troverà la situazione ideale dal punto di vista tecnico del giocatore e che soddisfi le richieste economiche del club, l’operazione sarà una conseguenza come premio alla crescita e al lavoro svolto dall’Entella nella sua valorizzazione. Credo che l’operazione possa essere fatta, ma per quanto riguarda il discorso della casacca da indossare, dipenderà dai liguri”.

 

L’asse Sampdoria-Portogruaro sembra funzionare bene.

“La partnership che ha la Samp con il Portogruaro prevede la valorizzazione dei giocatori blucerchiati che, a fine anno, in base alla maturazione conseguita, deciderà la soluzione migliore per proseguire nella crescita. In maniera così marcata, dal numero dei calciatori, è unica. La cosa migliore è in assoluto una situazione in cui i ragazzi possano confrontarsi con gli adulti. La Lega Pro è un bel banco di prova. Non c’è tanta differenza tra una squadra di B con delle menti giovani e una Prima Divisione importante. Col fatto che abbiano scelto una società distante, dal punto di vista dei kilometri, vuol dire che hanno creduto nel progetto che il Portogruaro gli ha proposto. La Samp ha sposato questo progetto con un allenatore di fiducia, Madonna è molto bravo a far crescere i giovani. In campo si vede una squadra che sa giocare a calcio. Il lavoro è agli occhi di tutti”.

 

Quali sono le proiezioni future per i giocatori attualmente in prestito al Portogruaro?

“Sono tutti giocatori che possono avere una prospettiva importante. I giovani sorprendono spesso e volentieri nella loro evoluzione, possono esplodere da un momento all’altro o avere un processo più lento. Prima o poi, le qualità, emergono. Bisogna essere bravi tutti ad aspettare il giusto tempo di maturazione senza farsi assillare dall’idea del risultati. Le società che abbiano impostato sulla progettualità, sulla lungimiranza e sulla costanza, la propria gestione, oggi stanno raccogliendo i frutti e non sono intaccati dalla crisi economica di idea che sta avendo il calcio oggi. Un esempio lampante è l’Udinese: dal punto di vista non tecnico, ma amministrativo, sta perseguendo un discorso stadio. Cosi come la Juventus, è fondamentale per una crescita societaria che vada di pari passo con i tesserati. Un ottimo palcoscenico per ottimi attori. Lo stadio costituisce il patrimonio della società, ciò la rende più solida in un’eventuale cessione. Si va ad acquisire una società in cui non solo il patrimonio è dettato dalla gestione finanziaria, ma anche dallo stadio che attirerebbe investitori. Ciò che si aspettano le società, nonostante il clima non è dei migliori, si aspetta un incentivo dallo Stato”.

 

In Serie B, al Livorno, Fiorillo sembra essere tornato quello che in tanti definivano l’erede di Buffon.

“Vincenzo ha sempre avuto le qualità che oggi risaltano come ai tempi del settore giovanile della Sampdoria. Quando è stato chiamato in prima squadra, giovanissimo, ha alternato interventi prodigiosi a errori di presunzione. Dopo le esperienze con Reggina e Spezia, oggi, Fiorillo è un ragazzo maturo che ha ripreso la sua crescita in maniera esponenziale. A Livorno ha trovato la piazza giusta. La società ha creduto in lui, affiancandogli Mazzoni, portiere dello stesso livello. Ha lavorato mettendosi a disposizione del Mister. Ha avuto l’occasione a causa dell’infortunio del suo compagno e l’ha sfruttata a pieno domenica dopo domenica. Alle prestazioni personali sono conseguiti risultati di squadra che hanno avvalorato lo stesso. La Sampdoria, in maniera intelligente e col progetto giovani, ha preferito assecondare la crescita di Fiorillo mettendolo nelle condizioni migliori nel momento in cui si fosse verificata l’occasione per poter avere la chance importante. Era più facile tenerlo a Genova costituendo la soluzione più ovvia. Ci tengo a dirlo, Vincenzo si è ridotto lo stipendio alla Samp per far si che l’operazione Livorno si concretizzasse. Questo è il miglior spot per un giovane che intende investire sul proprio futuro, il lavoro premia. Credo che lui non abbia mai perso le sue qualità, è naturale che essere etichettato come nuovo Buffon in un’età così giovane possa condizionare un ragazzo. Ha pagato, a caro prezzo, la pressione mediatica e ora preferisce far parlare il campo”.

 

In virtù di tutto ciò, possiamo dire che il progetto Samp si fonda anche e soprattutto sui giovani?

“Certamente si. Sono convinto che il progetto viaggi su due binari paralleli: Uno è costituito dal presente, l’obiettivo della permanenza in categoria. L’altro, in prospettiva futura di maturazione dei giovani che costituiranno il futuro della Sampdoria”.

 

Che mercato ti aspetti da parte della Samp a gennaio?

“Un mercato atto a soddisfare le reali esigenze immediate. Quali? Penso sia ancora presto per poter determinare in maniera esaustiva i ruoli nei quali andare alla ricerca di rinforzi. Il direttore sta valutando con l’attenzione che lo contraddistingue. Numericamente un attaccante, penso possa essere un elemento indispensabile per completare al meglio la rosa. Il progetto Sampdoria va avanti e l’obiettivo è la conferma della categoria per poter realizzare con intelligenza certi investimenti quest’estate”.

 

Con la collaborazione di Luca Iannone

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