2012
Esclusiva – Di Frangia (Catanista.eu): “Catania in forma ma non abituato ai postumi di Coppa. Attenzione a Poli. Marchese-Samp? Vi spiego ”
Tra meno di ventiquattr’ore la Sampdoria scenderà sul prato dello stadio Angelo Massimino per affrontare il Catania. Questo diciassettesimo turno di campionato non sarà di certo facile per i ragazzi di Ferrara, reduci dal brutto ko casalingo con l’Udinese. Per sapere qualcosa in più sui prossimi avversari della truppa blucerchiata, la redazione di SampNews24.com ha raggiunto in esclusiva Daniele Di Frangia, collega di Catanista.eu.
Dopo la sconfitta casalinga con il Milan, i rossazzurri sono tornati alla vittoria battendo il Siena. Come sta il Catania e che aria si respira attorno alla squadra?
“Il Catania sta bene. Lo dice la classifica con i suoi 22 punti, lo dice la qualificazione ai quarti di Coppa Italia ottenuta qualche giorno fa, ma soprattutto lo dicono le ultime prestazioni. La prova fornita a Siena ha mostrato un Catania forte, combattivo e cinico, ma anche con il Milan, nonostante la sconfitta, si è vista una squadra capace di mettere sotto i rossoneri; poi il cartellino rosso a Barrientos ha cambiato il match. Come dice Maran, gli etnei sono artefici del proprio destino, quando hanno perso è stato per qualche caso isolato o per errori vistosi degli arbitri”.
Quali sono i punti di forza e i punti deboli di questo Catania?
“I punti di forza sono certamente la qualità del gioco e dei singoli, oltre che l’esperienza che la squadra sta accumulando. Bisogna considerare che l’organico è stato tenuto intatto rispetto alla stagione passata e ciò non può che essere un vantaggio. Anche la spinta del Massimino può rientrare tra i punti forti della squadra, visti i 16 punti conquistati tra le mura amiche. Sui punti deboli, oltre l’andamento fuori casa – la prima vittoria è arrivata a Siena domenica scorsa -, c’è da considerare la fatica della Coppa Italia con i centoventi minuti giocati al Tardini con il Parma. Il rischio è che la squadra in molte unità potrebbe risentire della stanchezza. I rossazzurri, infatti, non sono abituati a giocare ogni tre giorni”.
Al Catania mancheranno Almiron e Gomez. Quanto peseranno a tuo parere le assenze dei due argentini?
“Non è facile dirlo, ma si tratta certamente di due elementi molto importanti della squadra. Almiron dà grande qualità in mezzo al campo e aiuta Lodi nella costruzione del gioco, peraltro senza disdegnare il gol. El ‘Papu’ Gomez, invece, rappresenta la rapidità nel tridente d’attacco con le sue serpentine e la sua pericolosità. Lo sostituirà Lucas Castro che è in un momento di forma, mentre Almiron sarà rimpiazzato da Salifu, che però ha caratteristiche completamente diverse”.
Come dovrebbe schierare la sua squadra il tecnico Maran?
“Ormai il modulo rodato è il 4-3-3. Maran insisterà con questo perché sa che è nelle corde dei rossazzurri. In porta ci sarà Andujar, in difesa ballottaggio Spolli-Bellusci con il primo non al meglio, poi Alvarez, Legrottaglie e Marchese. Il centrocampo sarà formato da Izco, Lodi e Salifu; davanti il tridente Barrientos-Bergessio-Castro”.
C’è un giocatore in particolare della Sampdoria che, secondo te, il Catania deve temere?
“Direi Poli. In assenza del grande ex Maxi Lopez, è il giocatore che può dar fastidio ai rossazzurri. La sua posizione tra le linee e vicino alla punta può creare qualche pericolo agli etnei. Spesso i trequartisti hanno fatto male al Catania”.
Tra i nomi accostati alla Samp in ottica mercato c’è anche quello di Marchese, in scadenza con il Catania. Qual è la situazione attuale?
“La vicenda Marchese va avanti dalla scorsa estate. E’ un giocatore legatissimo alla maglia oltre che l’unico siciliano in rosa, però vorrebbe un adeguamento di contratto visti anche i diversi interessamenti di altre squadre nei suoi confronti. Ci sono stati diversi incontri con la dirigenza etnea, anche recenti, ma ancora non è arrivata la firma. L’impressione è che la situazione possa sbloccarsi dopo le feste, con il giocatore che dovrebbe firmare per almeno altri tre anni”.